Il tanto atteso airdrop del token nativo JUP da parte di Jupiter, il popolare aggregatore di DEX sulla blockchain Solana, non ha convinto a pieno il mercato.
Dopo il lancio di mercoledì 1 febbraio, che ha distribuito 1,35 miliardi di token agli utenti, il prezzo di JUP ha subito una pesante correzione al ribasso, perdendo oltre il 60% del suo valore.
Una debacle inaspettata per il token, quotato dagli exchange centralizzati tra 0,6 e 0,7$ al debutto. Evidentemente le altissime aspettative degli investitori non hanno trovato riscontro nelle dinamiche reali di mercato post-lancio.
Analizziamo cosa è accaduto e quali prospettive ci sono ora per JUP e per Jupiter.
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Il lancio dell’airdrop di Jupiter ha coinciso con un incremento esponenziale del volume di trading giornaliero, raggiungendo quasi 1,4 miliardi di dollari.
Questo fenomeno si è rivelato particolarmente interessante, poiché ha posizionato Jupiter al di sopra di piattaforme consolidate come Uniswap V3, che ha registrato un volume di circa 854 milioni di dollari nello stesso periodo. I
l picco di attività è stato chiaramente influenzato dall’airdrop, che ha attirato sia vecchi che nuovi utenti all’interno dell’ecosistema di Jupiter.
Prezzo JUP: debutto positivo e poi crollo
Il prezzo del token JUP di Jupiter ha vissuto una parabola discendente piuttosto deludente subito dopo il tanto atteso airdrop. Quotato dagli exchange centralizzati tra 0,6 e 0,7$ al debutto di mercoledì 1 febbraio, già dopo poche ore JUP è sceso sotto quota 0,4$.
Nel primo giorno ha registratouna perdita di oltre il 60% rispetto ai valori di partenza. Un tracollo verticale che ha spiazzato molti investitori, attratti dall’hype per il lancio e dalle promettenti premesse del progetto Jupiter.
Evidentemente le altissime aspettative create intorno all’evento non hanno trovato riscontro nelle dinamiche di mercato una volta distribuiti effettivamente gli 1,35 miliardi di token previsti. Probabilmente la quantità eccessiva di JUP immessa ha generato una pressione di vendita insostenibile nel breve termine.
Inoltre, la distribuzione retroattiva agli early user adottata da Jupiter attraverso l’airdrop ha premiato molti trader interessati solo a speculazioni di breve periodo, che hanno liquidato rapidamente le posizioni. Manca ancora una solida base di holder interessati al progetto nel lungo termine.
Prospettive future per Jupiter
Nonostante il deludente esordio di JUP, il progetto Jupiter conserva interessanti prospettive di crescita per il futuro, potendo contare su solide basi e un posizionamento di leadership nel proprio settore.
Jupiter si è affermato come il principale aggregatore di DEX sulla blockchain Solana, gestendo volumi di scambio giornalieri superiori al miliardo di dollari. Una posizione di forza che difficilmente verrà insidiata nel breve-medio termine, nonostante la concorrenza di altri progetti emergenti.
Inoltre, è prevista un’ulteriore distribuzione di 3 miliardi di token JUP, pari al 30% dell’offerta totale, attraverso futuri airdrop che premieranno i nuovi utenti. Ciò garantirà una maggiore diffusione del token e un allargamento progressivo della base di holder, gettando le basi per la stabilizzazione del prezzo.
Anche la liquidità e l’adozione da parte degli exchange sono destinate ad aumentare col tempo, rafforzando le prospettive di JUP. Infine, se il team di Jupiter saprà evolvere ed espandere la propria offerta di servizi DeFi, il valore complessivo del progetto è destinato a crescere, creando una domanda sostenuta per il token nativo.
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