Prevale l’ottimismo tra gli osservatori intorno al Bitcoin ma nel frattempo prosegue la discesa della criptovaluta ormai vicina ai 7.000 dollari. Dal picco dello scorso dicembre ha perso oltre il 60 per cento di valore. Nel frattempo è stata avviata una indagine da parte del Dipartimento di Giustizia americano per manipolazione dei prezzi.
Bitcoin quotazioni al ribasso
L’attenzione degli analisti resta sempre piuttosto alta intorno al bitcoin. La criptovaluta sui mercati continua a perdere di valore, avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 7000 dollari, oltre il 60 per cento in meno dai livelli massimi dello scorso dicembre.
Secondo molti osservatori però a breve sarà possibile una inversione di tendenza.
Il rating della criptovaluta rimane dunque positivo, sostenuto da alcuni analisti che mettono in risalto l’intenzione di diverse istituzioni finanziarie di lavorare alla creazione di piattaforme per negoziare le valute digitali.
Sicuramente il bitcoin non sta però attraversando il suo periodo migliore. Dopo aver sfiorato i 20mila dollari lo scorso mese di dicembre, a distanza di cinque mesi ha più che dimezzato il suo valore ed oggi si avvicina pericolosamente verso quota 7mila dollari.
Gli analisti invitano comunque alla prudenza, anche se a questi prezzi può rivelarsi una buona occasione in vista di una probabile cambio del trend.
È infatti opinione diffusa che la criptomoneta entro la fine del 2018 tornerà sopra i 10mila dollari, guadagnando circa il 30 per cento rispetto alle valutazioni attuali, con un incremento che dovrebbe poi proseguire anche nel corso del prossimo biennio.
Non è invece da escludere che il bitcoin possa registrare ulteriori ribassi nei mesi a venire da chi ritiene la moneta virtuale soltanto una bolla destinata presto a scoppiare definitivamente.
Bitcoin prezzo manipolato, al via indagine
Nel frattempo si fa sempre più strada l’ipotesi di una manipolazione sul prezzo del Bitcoin e al riguardo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’indagine.
Secondo quanto riportato da diverse testate di stampa internazionali, i procuratori americani stanno verificando se alcuni trader abbiano manipolato le quotazioni tramite una serie di “ordini beffa”, piazzati sul mercato con l’obiettivo esclusivamente di alterare i prezzi della criptomoneta.
Si tratta di una indiscrezione che ha avuto come conseguenza un ulteriore rallentamento delle quotazioni, con il prezzo del Bitcoin che anche oggi continua a perdere terreno.
Al momento infatti la criptovaluta viene scambiata in calo a poco più di 7100 dollari.