Il colosso finanziario BlackRock sta consolidando la propria leadership nel mercato degli ETF sul bitcoin, macinando record su record di afflussi di capitali con il suo prodotto iShares Bitcoin Trust (IBIT).
Dopo l’approvazione da parte della SEC dei primi ETF su bitcoin spot a inizio 2024, BlackRock è stata tra le prime ad inserirsi in questo nuovo mercato, cavalcando l’onda della domanda repressa da parte degli investitori istituzionali.
E i risultati si vedono: solo nella giornata del 14 febbraio IBIT ha registrato afflussi per 493 milioni di dollari, raggiungendo un patrimonio totale di 4,8 miliardi di dollari in bitcoin.
Un successo trainato dalla reputazione di BlackRock come leader globale nel risparmio gestito.
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L’ETF Bitcoin di BlackRock, noto come iShares Bitcoin Trust (IBIT), continua a macinare record su record. In sole 3 settimane dal lancio, IBIT ha superato i $5 miliardi di asset under management, attestandosi al secondo posto tra gli ETF spot crypto per patrimonio gestito. Un risultato eccezionale, reso possibile dai continui e ingenti flussi di denaro che affluiscono nel prodotto.
Il successo dell’ETF Bitcoin di BlackRock è frutto della reputazione costruita dal colosso statunitense in decenni di leadership nel risparmio gestito tradizionale. Gli investitori istituzionali si fidano del marchio BlackRock e apprezzano la possibilità di ottenere un’esposizione diretta a Bitcoin con la garanzia di standard elevati in termini di sicurezza e conformità normativa.
Il 14 febbraio IBIT ha registrato il suo massimo storico di volumi con oltre $720 milioni scambiati in un solo giorno. Numeri da capogiro che dimostrano l’interesse degli investitori istituzionali per il Bitcoin tramite veicoli finanziari regolamentati.
Come vedete in questo tweet di Eric Balchunas, analista senior di Bloomberg:
IBIT è diventato il primo ETF come asset gestiti ed ora supera i 5 miliardi di dollari in AUM. E’ diventato uno degli ETF con il più alto volume di scambi.
Con questo ritmo di crescita, BlackRock punta a superare i 100.000 BTC detenuti entro fine mese.
Fidelity e Grayscale inseguono con miliardi di dollari
BlackRock domina al momento le scene, ma la concorrenza è serrata. Subito dietro IBIT troviamo l’ETF Fidelity Wise Origin Bitcoin (FBTC), con $4 miliardi di asset e volumi giornalieri intorno ai $150 milioni.
FBTC è stato il secondo ETF spot crypto approvato dalla SEC dopo quello di BlackRock. Il marchio Fidelity garantisce credibilità e l’esperienza del gestore nel segmento dei fondi tradizionali è una garanzia per gli investitori istituzionali. Anche in questo caso, i continui afflussi testimoniano l’interesse del mondo finanziario per il Bitcoin in formato ETF.
Poi c’è il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), convertito di recente da fondo chiuso in ETF, che nonostante i deflussi ha un patrimonio di quasi $23 miliardi. Grayscale è stata una delle prime a credere nel Bitcoin e ad offrire prodotti finanziari collegati, acquisendo una posizione di leadership. Il marchio gode di notorietà nel mondo crypto.
In totale, i soli ETF spot su Bitcoin hanno raccolto circa $4 miliardi di dollari dal lancio a Gennaio. Cifre enormi che confermano l’appetito delle istituzioni finanziarie per la prima criptovaluta, ora finalmente accessibile tramite prodotti più familiari e sicuri agli occhi degli investitori tradizionali.
Verso ETF spot su Ethereum
Visto il successo degli ETF Bitcoin, gli occhi sono puntati ora su possibili strumenti simili legati ad Ethereum. BlackRock ha già presentato domanda per un ETF Ethereum, con elevate possibilità di approvazione entro maggio secondo analisti ed esperti. L’asset manager è pronto a ripetere il trionfo ottenuto con Bitcoin.
Anche big come Fidelity, VanEck e Grayscale si stanno muovendo per lanciare ETF spot su Ether. Una volta approvati, è plausibile attendersi flussi generosi da parte degli investitori verso questi nuovi prodotti su Ethereum, una blockchain solida e dalle enormi potenzialità.
Il treno degli ETF crypto viaggia veloce, e le istituzioni finanziarie non vogliono perderlo.
Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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