Bitcoin: il governo tedesco vende ancora BTC tramite exchange

Il prezzo di Bitcoin (BTC) è sotto pressione in questi giorni per diversi motivi, tra cui le vendite di BTC da parte del governo tedesco e l’incertezza generale del mercato.

Nelle ultime settimane il governo tedesco sta procedendo ad una serie di vendite di grandi quantità di Bitcoin. Si tratta di fondi sequestrati in passato a siti di pirateria online. Questo afflusso improvviso di BTC su exchange e wallet sta generando preoccupazioni sull’impatto che potrebbe avere sul prezzo.

Il governo tedesco detiene un tesoro di Bitcoin del valore di circa 3 miliardi di dollari. Questi fondi derivano dal sequestro di circa 50.000 BTC nel 2021 ad un sito di streaming pirata. Da allora questi Bitcoin sono rimasti in un wallet sotto il controllo delle autorità, che però recentemente hanno iniziato a venderli.

Questa mossa fa seguito a un periodo di significativi flussi in uscita dai prodotti di investimento in asset digitali (come gli ETF spot su Bitcoin), alimentando il pessimismo tra gli investitori riguardo alla potenziale direzione del mercato delle criptovalute.

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Perchè la Germania sta vendendo Bitcoin?

Il governo tedesco si è trovato in possesso di una considerevole quantità di Bitcoin principalmente a seguito di operazioni di polizia contro piattaforme di commercio illegale nel dark web.

La più nota di queste operazioni è stata lo smantellamento di Hydra Market nel 2022, che ha portato al sequestro di oltre 500 Bitcoin. Questa situazione ha posto le autorità tedesche di fronte alla necessità di gestire un asset volatile e controverso.

La decisione di procedere alla vendita di questi Bitcoin è stata motivata da diversi fattori:

  1. Conformità normativa: la Germania, come molti altri paesi, sta ancora definendo il proprio quadro normativo per le criptovalute. Detenere grandi quantità di Bitcoin potrebbe essere visto come un conflitto di interessi.
  2. Gestione del rischio: la natura volatile del Bitcoin rappresenta un rischio finanziario per un’entità governativa che tradizionalmente predilige asset più stabili.
  3. Realizzazione di guadagni: con Bitcoin che ha raggiunto valori record, la vendita offriva l’opportunità di realizzare significativi guadagni per le casse dello Stato.

Le vendite di Bitcoin da parte della Germania

Nell’ultima settimana il governo tedesco ha trasferito circa 1.700 BTC dal proprio wallet a exchange come Coinbase, Kraken e Bitstamp. Il valore di questi trasferimenti supera i 100 milioni di dollari. Inoltre, ulteriori 800 BTC sono stati inviati ad un wallet sconosciuto.

L’intensificazione di queste vendite sta generando nervosismo nella comunità crypto. Il 25 giugno infatti la Germania ha venduto altri 900 Bitcoin per un controvalore di oltre 50 milioni di dollari, 200 BTC ciascuno a Coinbase e Kraken e 500 BTC al solito wallet misterioso.

Nonostante queste massicce vendite, il governo detiene ancora oltre 46.000 BTC nel proprio portafoglio digitale. Tuttavia, se questo trend di vendite dovesse continuare, l’impatto sul prezzo di Bitcoin potrebbe essere significativo.

L’impatto delle vendite tedesche sul prezzo del Bitcoin

Il timore della comunità crypto è che questo improvviso dump di BTC da parte della Germania possa avere un effetto destabilizzante su un mercato già in difficoltà. Bitcoin viene da settimane di prezzo debole, e notizie come i rimborsi Mt.Gox hanno incrementato la pressione al ribasso.

Le vendite del governo tedesco vanno ad aggiungere ulteriore selling pressure in un momento critico. Nell’immediato, dopo l’annuncio delle ultime vendite, Bitcoin ha visto un calo a 58.500$, ai minimi da inizio maggio. La soglia psicologica di 60.000$ è a rischio.

Ecco la quotazione attuale del prezzo di Bitcoin:

Secondo alcuni analisti, l’impatto di questi dump governativi di BTC potrebbe essere sopravvalutato. Gran parte dei trasferimenti sembrano avvenire OTC o su piattaforme istituzionali, e quindi non necessariamente su exchange spot pubblici.

Inoltre, dati i volumi giornalieri di Bitcoin, difficilmente queste vendite sporadiche possono influenzare il prezzo nel medio-lungo termine. La Germania sta semplicemente liquidando un asset digitale che non desidera detenere.

E’ davvero un problema per Bitcoin?

La recente vendita di Bitcoin da parte del governo tedesco ha sollevato interrogativi sulla stabilità e sul futuro della principale criptovaluta al mondo. Tuttavia, per comprendere se questo evento rappresenti effettivamente un problema per Bitcoin, è necessario analizzare la situazione da diverse prospettive e considerare il contesto più ampio del mercato delle criptovalute.

In primo luogo, è importante sottolineare che Bitcoin ha già affrontato numerose sfide e periodi di volatilità nel corso della sua storia. La sua resilienza è stata ripetutamente messa alla prova, e finora ha sempre dimostrato una notevole capacità di recupero.

La vendita da parte del governo tedesco, sebbene significativa, rappresenta solo una goccia nell’oceano del volume giornaliero di scambi di Bitcoin, che spesso supera i miliardi di dollari.

Come sottolineato da alcuni esperti, gran parte delle vendite della Germania sembrano avvenire tramite transazioni OTC o su piattaforme istituzionali. Questi enormi trasferimenti di BTC dunque non impattano direttamente il mercato spot pubblico, su cui si formano i prezzi.

In secondo luogo, se confrontati con i volumi giornalieri di Bitcoin, i quantitativi venduti dal governo tedesco sono relativamente contenuti. Con una media di 40-50 miliardi di dollari di volume, è difficile che queste vendite sporadiche possano influenzare il prezzo nel medio periodo.

Infine, la Germania sta semplicemente liquidando un asset che non desidera più detenere. Non c’è alcuna prova che questo sia l’inizio di un trend prolungato di vendite da parte delle autorità. Per impattare realmente il prezzo servirebbero vendite costanti per mesi di entità ancora maggiore.

Gli effetti negativi di questi dump tedeschi su Bitcoin, quindi, sembrano più legati al sentiment e alla percezione degli investitori, che non a dinamiche strutturali. La prova è che in pochi giorni Bitcoin ha già recuperato dai minimi toccati dopo l’annuncio delle vendite.

Non si può escludere che, se prolungate per mesi, vendite governative di BTC di tale portata possano effettivamente mettere sotto pressione il prezzo. Tuttavia, per il momento, la situazione appare sotto controllo e non sembrano esserci impatti duraturi sul prezzo di Bitcoin.

Prima di investire sulle criptovalute o qualunque altro strumento di investimento è bene essere informati e fare le proprie valutazioni.

Detto ciò seguiremo come sempre con le nostre analisi l’andamento di Bitcoin e vi terremo aggiornati su tutte le notizie per quanto riguarda il settore crypto, defi ed investimenti.

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