Quando si parla di criptovalute si sente nominare spesso anche il termine stablecoin, che attira verso di sé l’interesse sempre maggiore degli investitori.
Ma cosa sono esattamente le stablecoin? Se da una parte abbiamo le criptovalute, che si caratterizzano per alti rendimenti e una volatilità crescente, dall’altra abbiamo l’alternativa delle stablecoin.
Proprio come suggerisce il nome, le stablecoin sono delle criptovalute stabili, che quindi non sono soggette alle oscillazioni del mercato e mantengono i loro valori fissi.
Di conseguenza non risentono in alcun modo della volatilità, alla quale riescono in qualche modo a sottrarsi. Vediamo di capire quali sono le caratteristiche delle stablecoin, come funzionano e che vantaggi possono offrire agli investitori.
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Indice
- 1 Stablecoin: cosa sono
- 2 Migliori broker per investire in criptovalute
- 3 Caratteristiche Stablecoin
- 4 Stablecoin: possibili utilizzi
- 5 Stablecoin con Valute Fiat collateralizzate
- 6 Stablecoin con Valute digitali
- 7 Investire in criptovalute con eToro
- 8 Stablecoin non collateralizzati
- 9 StableCoin con sottostante commodity
- 10 Migliori Stablecoin
- 11 Domande frequenti sugli Stablecoin
- 12 Conclusioni
Stablecoin: cosa sono
Le stablecoin, come si può intuire dal nome, sono delle particolari criptovalute capaci di mantenere un livello di valore stabile e una bassa volatilità.
Questo è possibile grazie al fatto che le stablecoin sono “connesse” ad asset particolarmente stabili, come possono essere le materie prime o valute come dollaro, euro o yen.
Perciò se nel mercato delle criptovalute possiamo notare come le quotazioni di Bitcoin, o magari di Ethereum, fluttuano di molto anche nella stessa giornata, lo stesso non si può dire delle stablecoin.
Variazioni che però non interessano le stablecoin, che sono quindi investimenti piuttosto sicuri, sia dal punto di vista del rischio, che da quello delle transazioni. Infatti le normali criptovalute subiscono oscillazioni troppo grandi per poter essere impiegate come metodo di pagamento sicuro, e potrebbero esserci scarti considerevoli tra quando la transazione viene predisposta e quando viene eseguita.
E ovviamente questa differenza non sempre è vantaggiosa. Proprio in questo contesto vengono sviluppate le stablecoin che, essendo legate ad asset stabili, possono essere utilizzate sia come metodo di pagamento, sia come riserva di valore. Infatti grazie alla stabilità insita in questi strumenti le stablecoin possono essere immagazzinate, senza andare incontro ai rischi tipici delle criptovalute.
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Caratteristiche Stablecoin
Per capire meglio di cosa parliamo quando ci riferiamo alle stablecoin è fondamentale comprendere quali sono le loro caratteristiche. Sono infatti queste peculiarità che hanno reso le stablecoin uno strumento interessante per molti investitori, sia come mezzo di scambio, che come riserva di valore.
Per prima cosa possiamo dire che il valore degli stablecoin è ancorato ad un asset ben definito. Questo significa che le stablecoin non seguiranno le logiche di mercato delle criptovalute, con grandi oscillazioni di valore, ma rimarranno “connesse” al loro asset di riferimento.
A questo proposito è importante notare come l’ancoraggio all’asset venga eseguito al di fuori del protocollo della criptovaluta di riferimento, ossia off-chain. Spesso infatti si predilige l’intervento di un’autorità di regolamentazione finanziaria esterna, così che possa esserci più sicurezza. In ogni caso l’obiettivo fondamentale delle stablecoin è quello di eliminare, almeno parzialmente, la volatilità del mercato tipica delle tradizionali criptovalute.
Stablecoin: possibili utilizzi
Ora che abbiamo approfondito la tematica delle stablecoin, una domanda sorge spontanea.
Perché investire sulle stablecoin invece che sul sottostante al quale sono legate? Le ragioni sono due e sono strettamente collegate agli utilizzi delle stablecoin. Infatti si può scegliere di investire sulle criptovalute stabili se ci si trova in un’economia caratterizzata da un’alta inflazione.
In questi particolari casi le stablecoin possono preservare il potere d’acquisto degli investitori, ricorrendo alle criptovalute per scambiarle, e ottenendo così la stabilità dell’asset di riferimento.
Potrebbe essere oro, un’altra materia prima o una valuta. Inoltre, utilizzando una struttura basata su protocollo blockchain, sarebbe possibile sfruttare tutti i vantaggi tecnici e di sicurezza legati a questi sistemi.
Ma le stablecoin possono essere anche utili per tutti gli investitori che desiderano fare Hedging e, oltre a investire capitali importanti, si orienta verso beni in contro-correlazione. In questo caso investire su stablecoin mette a disposizione sia la comodità di scambio e di conservazione delle criptovalute, sia la stabilità di prezzo degli asset sottostanti.
Stablecoin con Valute Fiat collateralizzate
La tipologia più diffusa di stablecoin è sicuramente quella garantita da una valuta fiat come USD, EUR o GBP.
Queste criptovalute stabili sono supportate da un rapporto 1 : 1 tra valuta digitale e fiat, il che vuol dire che ogni stablecoin vale un’unità di valuta. Quando un investitore decide di scambiare le sue monete con denaro contante, l’ente che gestisce le stablecoin, prende la somma richiesta dalla riserva e la invia al conto dell’utente.
Di conseguenza le stablecoin equivalenti verranno eliminate o comunque messe fuori circolazione. Possiamo quindi dire che le stablecoin collateralizzate con valute fiat, sono la tipologia più semplice di stablecoin, e che quindi offre più vantaggi.
Infatti più uno strumento è semplice da comprendere, più potrà essere adottato e utilizzato in modo preciso, ed è più probabile che dia buoni risultati.
Stablecoin con Valute digitali
Veniamo adesso alle stablecoin che si basano sul valore di un’altra criptovaluta. Questa volta il concetto potrebbe sembrare più comlesso o particolare, visto che abbiamo sottolineato in più punti come le stablecoin siano più stabili, e meno volatili, rispetto alle criptovalute tradizionali.
In realtà le stablecoin che si appoggiano su criptovalute, sono largamente utilizzate per integrare gli smart contract, ovvero quegli strumenti che permettono di eseguire operazioni collaterali per diminuire i rischi collegati alla volatilità.
Di conseguenza questa tipologia di token di stablecoin può essere utilizzata per ridurre la volatilità, a patto che venga combinata con strumenti ancorati su altre criptovalute. Infatti, evitare di concentrarsi su un solo strumento è uno dei modi migliori per abbassare il rischio derivato da questi investimenti.
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Passiamo infine agli stablecoin non collateralizzati, ovvero quelle che , invece di sostenere la valuta con alcune risorse, creano una “banca centrale algoritmica” che gestisce la domanda e l’offerta.
Queste stablecoin sono regolate dai codici di uno Smart Contract e hanno un funzionamento del tutto simile al sistema bancario tradizionale, ma in ambiente criptato. Insomma se il prezzo sale, si coniano più gettoni, mentre se scende, parte di quelli esistenti viene riacquistata e bruciata.
Normalmente però, in questo caso, non si prediligono monete come dollaro americano o euro per l’ancoraggio, ma piuttosto altre misure economiche come l’indice dei prezzi al consumo (CPI) o i diritti speciali di prelievo (DSP).
Perciò possiamo dire che gli stablecoin non collateralizzati sono una soluzione molto innovativa e, anche se non riuscissero a salvaguardarsi dalla volatilità, potrebbero essere “protetti” dal crollo delle valute tradizionali.
StableCoin con sottostante commodity
Quando parliamo di stablecoin con sottostante commodity, facciamo riferimento a quelle criptovalute stabili che sono ancorate sulle materie prime.
Normalmente i beni utilizzati per garantire, e dare stabilità, a queste criptovalute sono metalli preziosi, considerati un bene di rifugio per eccellenza. In ogni caso le stablecoin basate su materie prime, si distinguono per una corrispondenza tra un token e una precisa quantità di materia prima, ad esempio l’oro.
Ovviamente il meccanismo di funzionamento di queste stablecoin, non è così diverso da altre tipologie di criptovalute stabili. Nello specifico però l’oro viene custodito da un’autorità terza che, allo stesso tempo, ne garantisce la corrispondenza tra token e quantità d’oro.
Tra gli esempi più famosi di stablecoin legate a materie prime possiamo notare la cripto Petro, emessa dal Venezuela. Si tratta di una stablecoin ancorata sul valore del petrolio, che utilizza come riserva il petrolio venezuelano. Questo caso specifico ha però scatenato diverse critiche, soprattutto per il doppio ruolo ricoperto dal Venezuela, che era al tempo stesso emittente e garante della stablecoin.
Migliori Stablecoin
Visto l’interesse crescente verso il settore delle criptovalute, anche il mondo delle stablecoin ha visto una grande crescita. Tra le migliori e le più difuse stablecoin possiamo sicuramente trovare Tether, cripto stabile lanciata prima su protocollo Bitcoin e poi su Ethereum.
Questa stablecoin è particolarmente apprezzata sia perché è gestita da un’autorità centrale, sia perché dipende ed è garantita da una valuta come il dollaro, il che dà un’idea della sua solidità. Ma accanto a questa stablecoin possiamo trovarne altre.
Infatti tra le criptovalute stabili su cui stanno puntando gli investitori non possiamo non citare: Staxos Standard, stablecoin sostenuta dalla borsa di New York e Digix Gold, ancorata sull’oro e sul protocollo di Ethereum. A questo dobbiamo poi aggiungere Gemini Dollar, MakerDAO, USD Coin e molte altre.
Tether (USDT)
Tether, criptovaluta stabile lanciata nel 2014, è forse la prima stablecoin e tra le prime quattro per capitalizzazione di mercato. Inizialmente rilasciata sul protocollo di Bitcoin, si è poi allargata ad altre blockchain, mantenendo però la maggior parte della sua offerta su Ethreum, come token ERC-20.
Ma non solo, perché la stablecoin Tether è ormai presente su diversi protocolli e, oltre a quelli già citati troviamo TRON, EOS, Solana, OMG Network e Algorand.
Ma le cose non sono sempre andate bene per Tether perché, proprio come altre criptovalute, ha dovuto affrontare parecchie critiche. Nello specifico, a poca distanza dal suo lancio, Tether era ancora piuttosto volatile con un prezzo che arrivava a 1,2 Dollari.
Tuttavia a partire dal 2019 questa stablecoin ha iniziato a ridurre la sua volatilità, molto probabilmente grazie alla crescita costante del suo volume di trading e all’innovazione che ha interessato i mercati delle criptovalute.
Rispetto all’utilità di questa stablecoin possiamo dire che risiede in parte nella sua stabilità, che ricordiamo essere in contrasto con gli asset criptovalutari più tradizionali. Infatti ciò che rende Tether così interessante è il suo ancoraggio a una valuta fiat, tanto che all’inizio Tether era ancorato a USD con rapporto 1 a 1.
Binance USD (BUSD)
Binance USD è una stableoin, o criptovaluta stabile, che si appoggia e viene garantita dal Dollaro americano.
In particolare si tratta della stablecoin di Binance e la stessa piattaforma offre la possibilità di scambiare ed effettuare transazioni con ltri asset, purché siano basati su blockchain.
In questo modo sarà anche possibile ridurre la volatilità, senza considerare che Binance USD è una stblecoin che è stata sviluppata per migliorare l’ecosistema della finanza decentralizzata.
Questo è stato possibile perché questa stablecoin utilizza una rete globale funzionale, che offre agli utenti sempre più accessibilità, flessibilità e velocità rispetto alle transazioni. Proprio per le sue caratteristiche Binance USD è una delle poche stablecoin ad essere state accettate e approvate dai regolatori americani.
In ogni caso la stablecoin BUSD è stata immessa sul mercato come token della blockchain di Ethereum ed è supportata dal dollaro statunitense, su base 1 : 1.
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USDCoin, la stablecoin di Coinbase, è la seconda critpovaluta stabile per capitalizzazione di mercato, nonché per volume di utilizzo.
Sviluppata nel 2018, condivide con Tether lo stesso obiettivo e produce dei token di dollaro USA, facilitandone l’utilizzo online e su tutti i protocolli blockchain pubblici. Ma USDCoin può anche essere riconvertito, in qualsiasi momento, in USD.
In ogni caso, scegliere di portare i dollari du una blockchain consente il movimento regolare di denaro, ovunque e in pochi minuti, ma serve anche a fornire stabilità in un mercato noto per la sua relativa volatilità.
Inoltre USDCoin di Coinbase apre nuove opportunità per il trading. Infatti ogni token equivale a un singolo dollaro USA, e come con altre stablecoin, il processo di trasformazione dei dollari statunitensi in token avviene in 3 fasi:
- si inviano USD al conto bancario di un emittente di token
- l’emittente usa uno smart contract per creare una quantità uguale di USDCoin
- l’USDC prodotto viene inviato all’utente e i dollari statunitensi sostituiti vengono tenuti nelle riserve
Tuttavia, a differenza di Tether, gli sviluppatori di USDCoin di Coinbase sono obbligati a fornire piena trasparenza, lavorando all’interno di una serie di istituzioni finanziarie al fine di mantenere le riserve su un rapporto 1:1 con la valuta fiat.
Puoi attivare il tuo account Coinbase gratuito cliccando qui.Domande frequenti sugli Stablecoin
Cos’è una Stablecoin?
Le stablecoin sono valute digitali che dipendono da un asset tradizionale, come oro, dollaro, materie prime e così via. Questo permette alla stblcoin di mantenere un valore stabile e di non risentire della volatilità, a cui sono invece soggette le normali criptovalute.
A cosa servono le Stablecoin?
Le stablecoin sono state sviluppate per simulare il valore delle valute fiat come il dollaro o l’euro. Di conseguenza possiamo dire che consentono agli utenti di trasferire valore in tutto il mondo in modo economico e veloce, mantenendo allo stesso tempo la stabilità dei prezzi.
Quali sono le Stablecoin più diffuse?
Attualmente le stablecoin che stanno riscuotendo maggiore interesse da parte degli investitori sono Tether, quarta criptovaluta al mondo per capitalizzazione, e Binance USD. Ma possiamo anche trovare USD Coin e USDCoin di Coinbase.
In che modo si può negoziare sulle stablecoin?
Proprio come succede per altri strumenti, il modo migliore per fare trading e negoziare su stablecoin è appoggiarsi ad uno dei tanti broker online come ad esempio eToro. Tramite queste piattaforme è possibile investire utilizzando CFD, ossia strumenti derivati che replicano l’andamento del sottostante.
In questo modo non dovrete possedere direttamente l’asset su cui andrete ad investire e potrete operare in modo semplice, veloce ed economico. In alternativa potete avvalervi anche degli exchange, meno sicuri e controllati, ma in questo caso dovrete possedere la valuta digitale, per poi poterla scambiare.
Conclusioni
Le stablecoin potrebbero quindi essere l’ennesima rivoluzione del mondo delle criptovalute.
Infatti creare degli strumenti che, pur essendo assimilabili alle criptovalute, non ne condividono la volatilità, è sicuramente un sfida affascinante e non semplice. Tuttavia questa rivoluzione potrebbe non essere così lontana, vista anche la presenza sul mercato di diverse stablecoin.
Potremmo dire che tra poco le cripto e le stable potrebbero entrare nella vita quotidiana, senza tante difficoltà, ma è ancora tutto da vedere. Infatti sono ancora molti gli ostacoli tecnici e normativi, come ad esempio la fondazione di una banca centrale digitale, che possa gestire questo tipo di transazioni.
Ciononostante investire sulle stablecoin è già possibile. Per farlo basta collegarsi ad uno dei maggior broker online, oppure ad una delle piattaforma di cui abbiamo parlato in questo articolo, e iniziare ad investire.
Appoggiarsi ad una piattaforma di trading online significa, approfittare di commissioni competitive, ma anche negoziare strumenti in modo semplice e veloce. Ad esempio utilizzando piattaforme regolamentate come eToro si hanno commissioni praticamente nulle oltre alla possibilità di copiare dai migliori investitori che utilizzano la piattaforma.